Ralph Fiennes ha combattuto per non trasformare M in Blofeld nei film della saga di James Bond

L’avventura di Daniel Craig nei panni di James Bond si è ormai conclusa con No Time to Die e, al momento, non si sa né chi erediterà la “licenza d’uccidere” della spia più famosa del grande schermo né se qualche attore o attrice visto nella run cominciata nel 2006 con Casino Royale farà ritorno nel prossimo rilancio.

D’altronde Judi Dench è stata M sia per il James Bond di Pierce Brosnan che, per un po’, per quello del suo successore, il già citato Daniel Craig.

Sarà così anche per l’M interpretato da Ralph Fiennes? Naturalmente non possiamo saperlo.

Quello che sappiamo dato che è stato il diretto interessato a raccontarlo nel corso di un’intervista all’Happy Sad Confused Podcast è questo: Ralph Fiennes, al tempo della lavorazione di Spectre, ha lottato contro il regista Sam Mendes intenzionato a svelare che la vera identità di M era in realtà quella del capo della ben nota organizzazione criminale, Blofeld.

Penso di poterlo raccontare ormai visto che sono passati sei anni. Ho dovuto lottare contro il tentativo fatto da Sam in Spectre per far sì che M diventasse il cattivo, gli dissi proprio “Non voglio interpretare M e poi vederlo diventare all’improvviso il villain”. M non è mai il cattivo. Ho dovuto sostenere delle discussioni alquanto accese con Sam spiegandogli che per me la cosa non andava bene. Per me era come una linea rossa che non andava superata.

Cosa ne pensate dell’aneddoto raccontato da Ralph Fiennes in merito alla sua avventura nel franchise di James Bond? Se siete abbonati a BadTaste+ potete dircelo nello spazio dei commenti qua sotto!

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