In un’intervista con The Hollywood Reporter, Chad Stahelski, regista di John Wick 4 (LEGGI LA RECENSIONE) ha raccontato alcuni aneddoti sul finale dell’ultimo capitolo della saga action con Keanu Reeves, ora nelle sale. Ovviamente non proseguite la lettura se non avete ancora visto il film e non volete incappare in SPOILER.

La pellicola si conclude con Wick che vince il duello finale contro Marchese Vincent de Gramont (Bill Skarsgard), ma è apparentemente ferito a morte, mentre pronuncia “Helen”, nome della moglie morta all’inizio del primo film. La scena conclusiva vede Winston (Ian McShane) in piedi davanti alla tomba del protagonista.

Il regista inizia raccontando la prima reazione dello studio alla proposta su come terminare la storia e perché lui e Reeves hanno insistito così tanto per fare in modo che arrivasse sullo schermo:

Non dirò esattamente la frase, ma la risposta è stata: “A che c*zzo state pensando?“. La nota era: “Siete impazziti, c*zzo?“. E io e Keanu abbiamo sorriso e detto: ““. [Ride]. Onestamente, per me e Keanu è tutta una questione relativa al “perché”. Perché farlo solo per fare altri combattimenti? L’abbiamo già fatto. Quando abbiamo deciso di fare il quarto film, è stato perché avevamo un perché. Ne abbiamo fatto uno alla volta in modo così disordinato, quindi questa era la nostra occasione per chiudere tutto il resto. Se stessi guardando John Wick 3, direi: “C*zzo, andiamo! Datemi un finale! Come ne uscirà?“.

Così, quasi un anno dopo, abbiamo deciso di legare tutto insieme e ci siamo chiesti: “Come si fa a dare un addio adeguato?“. È così che l’abbiamo venduto allo studio perché, a un certo punto, tutto questo deve finire. Loro lo vedevano come una cosa ripetitiva, ma noi abbiamo pensato: “Il modo per fare un John Wick migliore, più grande, più forte, più veloce è dare qualcosa che non abbiamo dato agli altri, e cioè una conclusione“. È una conseguenza. Non si può fare un film sulle conseguenze e non avere a che fare con queste. Quindi, fortunatamente, [il chairman del Lionsgate Motion Picture Group] Joe Drake e [il presidente del Lionsgate Motion Picture Group] Nathan Kahane ci hanno sostenuto e hanno detto: “Ok, vi ascoltiamo. Come pensate di farlo?”. E io: “Beh, non lo farò come scena. L’intero film sarà incentrato sull’addio, sull’amicizia, sulle conseguenze e su tutti i collegamenti che facciamo“.

Il regista rivela poi di aver girato un finale alternativo da mostrare durante test screening, dove però il pubblico ha preferito quello originale:

Ma, ad essere onesti, durante i test screening [il finale originale] era un po’ abbozzato. Non l’ho detto a molte persone, ma abbiamo fatto delle riprese aggiuntive e abbiamo girato un finale diverso. Non era il duello, ma abbiamo rivelato che John Wick… C’era un modo diverso di fare [la scena del funerale] e volevamo che fosse un po’ più misteriosa. Ecco perché alla fine si vede il cucciolo che guarda in alto [durante la scena del funerale]. Quindi c’era un’altra cosa che abbiamo testato, ed eravamo aperti a testare entrambi [i finali] perché Keanu e io volevamo solo fare un buon film. Volevamo sentire cosa fosse più soddisfacente. Abbiamo fatto un test screening e il pubblico è insorto abbastanza duramente [al nuovo finale girato durante le riprese aggiuntive]. Pensavamo di averci azzeccato al primo colpo e, lo studio, a suo onore, non ha battuto ciglio. Quella sera, letteralmente in sala, l’abbiamo capito tutti. Abbiamo visto tutti le reazioni e ci siamo dati il cinque dicendo: “Abbiamo un bel film“. Quelli della Lionsgate hanno detto: “Facciamo il finale che vi piace di più“, ma all’inizio hanno pensato: “Ma che c*zzo?“. Poi, quando hanno visto come l’abbiamo fatto e come il film è venuto fuori, la gente ha capito la scelta perché è mozzafiato.

Sempre a proposito di scene tagliate, Stahelski rivela quelle che non sono rimaste nel montaggio finale di John Wick 4 e come ha capito cosa tagliare. Ecco le sue parole:

Quando John arriva Berlino, abbiamo tagliato un’intera sezione. Si trattava probabilmente di tre o quattro scene, e poi alcune interazioni tra il personaggio di Shamier e Keanu. C’erano un paio di personaggi secondari e altre scene di cose logistiche e divertenti da fare per John che abbiamo tagliato. Nel nightclub c’era un po’ di azione con i cani e altre cose. Non abbiamo tagliato nulla che fosse brutto. Anzi, ora mi si spezza il cuore a pensarci. Se avessi rilasciato la scena del club, avreste detto: “È perfetto, cazzo. Non tagliare nulla“. Ma quando si guardano due ore e 40 minuti di film, bisogna renderlo sopportabile. Sapevamo benissimo che sarebbe stato un film di due ore e mezza. Senza i titoli di coda, sono 2 ore e 38 minuti. Ci sono 10 minuti di titoli di coda dopo, e questo è per tutti quelli che continuano a dirmi che sono tre ore.

Abbiamo tagliato probabilmente quattro o cinque grandi gag dall’Arco [di Trionfo, a Parigi], ma come regista, persino io ho pensato: “Mi sto annoiando a morte“. Quindi devi costantemente tagliare, ma anche quando tagli, non puoi semplicemente tornare indietro e guardare la scena. Devi portare il tuo c*lo in sala di proiezione e dedicarci quattro ore alla tua giornata. Guardavamo l’intero film due o tre volte a settimana. È l’unico modo per capire il ritmo, soprattutto se si tratta di un film di 2 ore e 38 minuti. E non potete fermarlo. Basta guardarlo e impegnarsi. Quindi abbiamo cercato di essere il pubblico il più possibile, ed è così che abbiamo trovato il ritmo. Ma bisogna fare questi sacrifici per l’intero film.

Trovate tutte le informazioni nella nostra scheda del film!

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FONTE: THR

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