Che nella Zack Snyder’s Justice League avremmo visto anche Martian Manhunter non è di certo una novità. A metà gennaio, anche il suo interprete, Harry Lennix, aveva parlato in maniera decisamente esplicita della cosa. Lennix, lo ricordiamo, era già apparso anche nell’Uomo d’Acciaio e in Batman v Superman nei panni del General Swanwick anche se, proprio alla luce della Zack Snyder’s Justice League, possiamo capire che, parafrasando l’ormai celebre tormentone di WandaVision, “It’s been Martian Manhunter all along”. È stato Martian Manhunter tutto il tempo.

Harry Lennix aveva rivelato in un’intervista:

Ho girato tutto con green screen praticamente, in modo da girare certe cose senza mettere in pericolo le persone. In quanto fondatore della Justice League ovviamente è una brava persona, una figura eroica… sta cercando di rendere il mondo migliore.

Se avete già visto su Sky Cinema o NOW il lungo cinecomic del regista di Green Bay, sapete bene che, alla fine della pellicola, il personaggio DC si palesa, con la sua vera forma, a casa di Bruce Wayne per avvisare il miliardario circa l’imminente guerra con Darkseid e la necessità di farsi trovare preparati, cosa, questa, per cui lui puoi fornire supporto alla Justice League.

In una recente chiacchierata fatta con IGN (eccola su YouTube), Zack Snyder si è espresso così circa la presenza di questo celeberrimo personaggio che ha deciso di nascondere “in bella vista”:

È sulla Terra da un po’ di tempo, ne abbiamo discusso a lungo, sta da queste parti da un sacco di tempo. E per un sacco di tempo intendo proprio da generazioni. Ha assunto forme diverse nel corso della storia, è stato nei paraggi tenendo d’occhio la situazione, ma mantenendo sempre un basso profilo. La linea temporale di Martian Manhunter è complicata nella migliore delle ipotesi. È quello che pensiamo e, di certo, ci sarebbe molto da approfondire. È intelligente, può leggere la mente delle persone. Con un simile set di capacità penso che, se lo avesse voluto, non avrebbe avuto grandi problemi a diventare Presidente degli Stati Uniti. Se osservi la lore dei fumetti DC, puoi constatare che il suo è un nome che scappa fuori soprattutto in anni in cui c’era un fiorire di storie basate sulle mitologie marziane e le invasioni marziane. Per questo, si crea quella situazione molto divertente in cui devi giocare con quelle che sono le autentiche origini del personaggio, le origini sociali verrebbe da dire, per poi andare a sovrapporre la nostra moderna visione ai fumetti.

Ma chi è Martian Manhunter nei fumetti della DC Comics?

Si tratta di un personaggio dei fumetti DC Comics creato da Joseph Samachson e Joe Certa e apparso per la prima volta sulle pagine di Detective Comics #225 (1955). È un alieno proveniente dal pianeta Marte, di nome J’onn J’onzz: Martian Manhunter è noto per essere l’ultimo sopravvissuto di una società marziana oramai estinta. I suoi grandi superpoteri comprendono: volo, superforza, supervelocità, telepatia, invisibilità, capacità telecinetiche, vista calorifica, emissione di raggi di energia al plasma ed elettricità, invulnerabilità, fattore rigenerante e la abilità da mutaforma. Il suo grande punto debole è invece il fuoco, in grado di danneggiarlo sensibilmente: difatti, l’alieno ne ha cieco terrore.

Martian Manhunter diviene, di fatto, il centro gravitazionale della JLA, organizzando e supervisionando le missioni del gruppo nel corso degli anni. Le minacce più importati affrontate dal team nei primi anni di vita sono infatti aliene, come gli esseri Appellax e Starro.

Più tardi la squadra si ritroverà ad affrontare gli stessi marziani bianchi, i quali decidono di invadere la terra. Dopo una feroce e impegnativa battaglia, gli invasori vengono sconfitti e lo stesso J’onn si incarica di punirli secondo la legge marziana: vengono privati della loro identità con relativi ricordi e costretti a lavorare in incognito con fattezze umane come pompieri, a costante contatto con l’elemento da loro più odiato: il fuoco.

J’onn decide dunque di provare egli stesso a vincere la sua più grande paura e si rivolge al criminale Scorch (dotato di poteri pirici) per farlo. Nonostante Martian Manhunter riesca nel suo intento, il superamento della paura del fuoco porta alla rottura di un misterioso blocco genetico impiantato nei marziani dai Guardiani dell’Universo di Oa. Ne consegue un vero e proprio sdoppiamento di personalità per J’onn, dal quale si genera il marziano di fuoco Fernus, il quale si dimostra intenzionato a scatenare una guerra nucleare sulla Terra, controllando le menti dei principali governanti de pimenta. Solo grazie all’intervento di Ray Palmer, del Maggiore Disastro e di Plastic Man consente a J’onn di riprendere il controllo su se stesso e distruggere la sua nemesi.

Potete scoprire altri dettagli sul personaggio grazie al nostro approfondimento pubblicato nell’area fumetti raggiungibile cliccando la foto qua sotto.

 

Martian Manhunter

 

La sinossi ufficiale della pellicola:

In Zack Snyder’s Justice League, determinato ad assicurarsi che il sacrificio di Superman (Henry Cavill) non fosse vano, Bruce Wayne (Ben Affleck) unisce le forze con Diana Prince (Gal Gadot) progettando di riunire una squadra di metaumani per proteggere il mondo da una minaccia in avvicinamento di proporzioni catastrofiche. La prova si rivela più difficile di quanto Bruce immaginasse, visto che ogni componente deve affrontare i demoni del proprio passato per liberarsi dalle catene e riuscire così a unirsi, formando una lega di eroi senza precedenti. Finalmente insieme, Batman (Affleck), Wonder Woman (Gadot), Aquaman (Jason Momoa), Cyborg (Ray Fisher) e Flash (Ezra Miller) potrebbero essere un po’ troppo in ritardo per salvare il pianeta da Steppenwolf, DeSaad e Darkseid e dalle loro terribili intenzioni.

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