The Old Oak, nuovo film di Ken Loach presentato in concorso al Festival di Cannes (LEGGI LA RECENSIONE), è ambientato in un villaggio del Nord-Est dell’Inghilterra dove si crea un forte conflitto tra la comunità bianca autoctona e dei rifugiati siriani. Il contrasto è alimentato dalla disperazione, dalla povertà e dal declino della regione, che ha subito i contraccolpi della chiusura della miniera locale e il fallimento del governo nazionale nel fornire un’occupazione alternativa. In un’intervista con Variety, il regista ha spiegato come sono proprio queste le situazioni in cui l’estrema destra prospera, facendo un parallelismo con l’ascesa del fascismo:

Abbiamo corsi infiniti sulla Seconda guerra mondiale, sugli orrori del nazismo e del fascismo, sul razzismo, sull’Olocausto. È vero, abbiamo programmi infiniti su questo, ma quello che si rifiutano di sottolineare è che tutto ciò è nato dall’alienazione, dalla rabbia, dal sentirsi ingannati e dal trovare capri espiatori. È così che ci siamo ritrovati con Hitler, ed è questo il terreno in cui prospera l’estrema destra. Uno dei punti del film è dire: questa è la causa del fascismo. Ecco da dove viene. Questo è il suo serbatoio, ed è una conseguenza inevitabile del nostro sistema economico. Perché se l’agenda neoliberale è stata uno sviluppo essenziale per il capitalismo, per usare una parola antiquata, allora è da lì che viene il fascismo. È implicito che l’estrema destra crescerà perché è questa è la direzione in cui la gente sembra andare.

Per spiegare come si è arrivati al drammatico quadro ritratto nel suo nuovo film, Loach ricorda come, dopo la Seconda Guerra Mondiale, il governo socialista inglese aveva creato il “Welfare State”. Questo forniva una rete di sicurezza per la classe operaia, garantendo standard minimi in settori come l’occupazione, l’istruzione, la sanità e l’assistenza sociale. Una politica poi distrutta a partire dal 1979, “quando Margaret Thatcher è salita al potere, e tutto doveva essere restituito alle aziende private. Così, tutto è diventato una fonte di profitto. E questo significava anche che il lavoro doveva cambiare“. Ecco perché:

[Con il Welfare State le persone avevano] quasi tutte un lavoro, che era sicuro, aveva sicurezza finanziaria, una casa; se erano malati, venivano curati; avevano una giornata [lavorativa] di otto ore; potevano conciliare vita privata e lavoro.

[Ma dopo la Thatcher] tutto questo è scomparso e si è tornati al modello economico di base del XIX secolo: I lavoratori sono lì per essere sfruttati nel modo migliore per le grandi imprese, perché la loro politica è: se le grandi imprese hanno successo, otteniamo le loro tasse, ed è da lì che ci assicuriamo i nostri servizi pubblici. Non ha funzionato così. E sapevamo che non avrebbe mai funzionato. Così ora ci sono queste aree, come il Nord-Est, basate sull’acciaio, che sono scomparse, così come quelle basate sui cantieri e quelle basate sull’estrazione del carbone, e i villaggi minerari cristallizzano questa distruzione. Quindi, file di negozi con le serrande abbassate, nessun lavoro soddisfacente, la gig economy. Si viene assunti e si viene licenziati. Pagati a giornata. Salari da miseria. Ragazzi senza futuro, che si danno alla droga e a Dio solo sa cosa.

Trovate tutte le informazioni su The Old Oak nella nostra scheda.

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FONTE: Variety

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