La zona d’interesse, diretto da Jonathan Glazer, è candidato a cinque premi Oscar, tra cui quello per miglior film e miglior regia.

La pellicola è basata sul romanzo omonimo di Martin Amis, a sua volta ispirato alla storia vera del comandante delle SS Rudolf Höss che si trasferì a vivere con la sua famiglia in una bella villa di fianco al campo di concentramento di Auschwitz.

Il film inizia su schermo nero; schermata che dura per alcuni istanti prima che appaiano le immagini. Glazer spiega in un’intervista con Rolling Stones come mai ha deciso di cominciare così:

Volevo che gli spettatori realizzassero di essere immersi. Era un modo per sintonizzare le orecchie prima di sintonizzare gli occhi su ciò che stavano per vedere. C’è il film che vedete qui – e c’è il film che udite.

La colonna sonora in quel momento è infatti molto significativa. Ma in generale il sonoro è importante in tutta la pellicola, non per niente il film ha ricevuto una nomination agli Oscar anche per quella categoria.

La zona d’interesse uscirà in Italia il 22 febbraio.

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