Robert Downey Jr non ha mai fatto finta di niente circa i momenti decisamente bui della sua vita e della sua carriera e forse, anche per questa ragione, ha sempre sostenuto un collega come Mel Gibson che, in materia, ne sa decisamente qualcosa.

In un profilo che Esquire ha dedicato a Robert Downey Jr infatti, Mel Gibson ricorda di come il fresco premio Oscar per Oppenheimer – con cui aveva recitato nella pellicola del 1990 Air America – lo abbia sostenuto dopo l’arresto avvenuto nel 2006 in cui, fermato dalla polizia per guida in stato d’ubriachezza, ha poi inveito contro gli agenti apostrofandoli come “fo**uti ebrei” (ecco una news del tempo del Corriere).

Gibson racconta:

Una volta, sono finito in una situazione un po’ delicata che ha quasi messo fine alla mia carriera. Ero ubriaco nel retro di una macchina della polizia e ho detto delle sciocchezze, e all’improvviso sono stato messo al bando. Sono diventato il volto sul manifesto della cancel culture.

Poi aggiunge:

Un paio d’anni dopo, mi ha invitato a qualche tipo di premiazione che stava ricevendo – avevamo sempre questo tipo di altalena, dove se lui stava bene, io stavo male, e se io stavo bene, lui stava male. Ero praticamente inesistente a Hollywood in quel momento, e lui si è alzato e ha parlato per me. È stato un gesto audace, generoso e gentile. Gli sono grato per questo.

Robert Downey Jr, che peraltro è di origine ebrea (da parte di padre), si identifica come JuBu (Jewish Buddhist, Ebreo Buddista), ha una moglie ebrea ed è solito indossare spesso e volentieri una collana con appesa la parola dell’alfabeto ebraico Chai (חי) ha citato e ringraziato Mel Gibson anche di recente ricevendo il SAG Award, cosa, questa, che ha comunque suscitato qualche polemica.

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FONTE: Esquire

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