Al di là della vita (LEGGI LO SPECIALE) rappresenta la prima e al momento unica collaborazione tra Martin Scorsese e Nicolas Cage, con il secondo nei panni di un paramedico che lavora sulle ambulanze a Manhattan e lotta contro la depressione e l’insonnia. All’epoca della sua uscita nelle sale nel 1999, il film si era rivelato un sonoro flop: appena 16 milioni di dollari d’incasso a fronte di un budget di 55. A distanza di anni, in una recente intervista con Deadline, il suo attore protagonista ha riflettuto sulle ragioni dell’insuccesso, auspicando che l’opera posso essere oggi rivalutata adeguatamente.

Ecco le sue parole:

Adoro quel film e credo che resisterà alla prova del tempo. L’ho rivisto di recente. Credo che Paramount+ lo abbia. Non è ancora passato al formato digitale ad alta definizione, ma non vedo l’ora di fare un’intervista con Martin Scorsese per Paramount+, perché credo che il film meriti un’altra occasione. Credo davvero che sia uno dei miei film migliori. L’ho girato tra Omicidio in diretta e Il mistero dei Templari e ho pensato che [il suo] fosse lo stile di regia più insolito.

È stato forse il [film] più astratto che ho visto fare a Martin Scorsese con il suo stile, e questo vale anche per me. Ma credo che sia stato frainteso. Il film è stato commercializzato in un modo tale – probabilmente perché avevo girato film d’avventura – che la gente ha pensato che sarebbe stato un film d’azione/avventura sull’ambulanza. Ebbene, non si trattava di questo. Era un’analisi molto dolorosa del personaggio di un paramedico esaurito, basata su un ottimo libro di Joe Connelly. Ma è stato frainteso e credo che quel film, forse quando passerà all’alta definizione, vivrà nuovamente.

Il cast del film comprende anche Patricia Arquette, John Goodman, Ving Rhames e Tom Sizemore. La sceneggiatura è stata realizzata da Paul Schrader.

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FONTE: Deadline

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