Oppenheimer segna la nuova collaborazione tra Christopher Nolan e Cillian Murphy, iniziata ai tempi di Batman Begins, nel lontano 2005. In un’intervista con Deadline, il regista ha ricordato il suo “colpo di fulmine” per l’attore (qui le sue parole), che, come è noto, si era inizialmente proposto per il ruolo del crociato di Gotham, salvo poi ottenere quello dello Spaventapasseri. Il motivo era che al tempo non aveva il “giusto fisico“, rivela Nolan. Per poter ottenere il ruolo del protagonista in Oppenheimer, per Murphy è stata dunque fondamentale l’esperienza nella serie Peaky Blinders:

È stato interessante guardare Peaky Blinders anni dopo e vederti interpretare Tommy Shelby. Di qualsiasi cosa si stia parlando, tu l’avevi capito. È un personaggio iconico con una presenza imponente, che entra nella stanza e tutto tace, e diventa il padrone di quello spazio. Come fa Batman, o un personaggio iconico di questo tipo. C’è una fisicità estremamente sicura e forte in ogni cosa che fa, in ogni gesto.

Stavo parlando con uno della troupe [di Oppenheimer], Nathan Crowley, che ha lavorato come designer per i film di Batman. Mi dice che aveva visto Peaky Blinders. Io non l’avevo visto. E aggiunge: “Cillian ha messo su tutti questi chili per la parte. È grosso“. L’ho guardato e ho pensato: “Non è così, non è così“. Voglio dire, forse ha messo su un po’ di massa, forse sta solo invecchiando e diventando più rotondo. Ma non è quello che ho visto. Ho pensato: “No, fisicamente è lo stesso ragazzo, ma sta usando il suo dono, il suo strumento, per proiettare la sua presenza scenica in un modo che non avevo mai visto prima”. Non so come tu ci riesca. Probabilmente è qualcosa di cui non ti piace essere troppo consapevole, ma quello che ti ho visto fare, quello che Tommy mi ha mostrato, quello che ho visto, è stata la capacità di trascendere la tua fisicità, il tuo corpo, e di lavorare al di là di questo e far sì che le persone vedano questo personaggio in un modo diverso. Questo è il dono dei grandi attori. E non so come funziona, ma l’ho visto.

A proposito poi dello stile da fornire a Oppenheimer nel film, Nolan rivela un’influenza molto particolare:

Tutto ciò che lo riguardava era costruito. Oppenheimer ha costruito tutta la sua persona, tutto il suo io. Ecco perché ti ho mandato le foto di David Bowie, Cillian. Era l’epoca del Thin White Duke (“Il sottile Duca bianco). David Bowie ha questi folli pantaloni a vita alta che erano davvero molto simili in proporzione a quelli che Oppenheimer avrebbe indossato alla fine di Los Alamos. Bowie è sempre stato l’icona pop auto costruita per eccellenza e credo che Oppenheimer fosse simile, a modo suo. Ovviamente si tratta di un mondo completamente diverso, ma lui ha usato il suo personaggio per realizzare tantissime cose.

Quando Chris me l’ha mandata, ho stampato l’immagine e l’ho messa sul mio copione“, aggiunge Murphy. “Me l’ha mandata senza alcun contesto e io sapevo esattamente cosa intendeva, perché sono un nerd della musica e potevo vedere il crossover. Quindi, è rimasta sul retro della mia sceneggiatura per tutto il tempo delle riprese“.

Trovate tutte le informazioni su Oppenheimer nella nostra scheda.

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FONTE: Deadline

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