Forse ricorderete che quando Christopher Nolan ha deciso di abbandonare la Warner, con cui aveva collaborato per quasi vent’anni, in favore della Universal per la lavorazione di Oppenheimer, uno dei nodi principali delle trattative fra il regista e la major riguardava la finestra di permanenza esclusiva del film nei cinema.

Il regista inglese, da sempre, è uno dei più accesi sostenitori dell’esperienza cinematografica e il divorzio dalla Warner era stato generato proprio perché la precedente dirigenza dello studio aveva scelto di far uscire in contemporanea al cinema e in streaming su HBO Max (limitatamente agli Stati Uniti) le varie pellicole del 2021, come risposta alla crisi del mercato theatrical causata dalla pandemia. La strategia non aveva interessato il suo Tenet, ma il danno ormai era fatto.

All’epoca pareva che Nolan stesse spingendo per avere una finestra di almeno 120 giorni che separasse l’uscita theatrical da quella in VOD e Digital HD di Oppenheimer, mentre la Universal per 90 giorni. 100 giorni venivano indicati come un compromesso accettabile.

Poi però Oppenheimer è arrivato nelle sale diventando, insieme a Barbie e Super Mario, uno dei dominatori del box-office mondiale. E, a quanto parei i piani potrebbero essere cambiati.

Oppenheimer in streaming VOD non prima di fine novembre

È Emma Thomas, produttrice della pellicola nonché moglie di Christopher Nolan, a spiegare all’Associated Press che Oppenheimer, contrariamente a Barbie – uscito nello stesso giorno in svariati mercati e già disponibile da una settimana abbondante in Digital HD – non arriverà in streaming VOD prima della fine di novembre.

Proprio come accaduto lo scorso anno con Top Gun: Maverick, che ha avuto delle gambe lunghissime al botteghino, c’è tutto l’interesse possibile a far sì che il kolossal interpretato da Cillian Murphy possa proseguire la sua marcia. Di recente è diventato il biopic col maggiore incasso cinematografico di sempre (con dati non aggiornati all’inflazione). Il lungometraggio è difatti arrivato a quota 912 milioni di dollari, superando i 910 di Bohemian Rhapsody (ECCO TUTTI I DETTAGLI). A questo punto è del tutto legittimo presupporre che la Universal e il team di Nolan stiano puntando a far sì che il lungometraggio possa frantumare anche gli incassi del Joker di Todd Phillips salendo al primo posto nella classifica dei film Vietati ai Minori (negli Stati Uniti, ndr.) col maggiore incasso di sempre.

Emma Thomas ha anche illustrato un aneddoto su Oppenheimer e su come la pellicola sia stata capace di attirare un pubblico che spazia dagli adolescenti agli anziani.

Racconta infatti che circa un mese dopo l’esordio del film, ha portato i suoi figli a un matinee di Theater Camp per poi constatare quanto segue:

Ho sbirciato nella sala di Oppenheimer. Era stracolma, come se fosse stato un venerdì sera alle 19, nel primo weekend di uscita. Ma l’aspetto straordinario che mi ha colpito è stato vedere la vasta gamma di persone in quella proiezione. C’erano giovani, c’erano anziani. Quell’entusiasmo percepito nei cinema è il motivo per cui facciamo film.

Per lei è stato anche gratificante verificare che il film abbia raggiunto il pubblico più giovane e gli adolescenti. Le era stato stato detto più e più volte che non avevano l’attenzione necessaria per un film come Oppenheimer lungo ben tre ore.

Gli adolescenti… tutti li stavano sistematicamente ignorando come potenziale pubblico. Il marketing pensava che non sono interessati a forme di racconto più lunghe o alle grandi idee e questo è un nonsense completo. È stato incredibilmente commovente, onestamente, sentire le persone parlare del film e scoprire che i giovani lo hanno visto più volte.

Trovate tutte le informazioni su Oppenheimer nella nostra scheda.

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FONTE: Associated Press

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