Il terzo film al box office di ieri dietro ad Avatar e Don’t Worry Darling (molto dietro, quasi un terzo di meno del secondo) è stato Siccità di Paolo Virzì, con un esordio superiore al primo giorno di proiezione di altri suoi film come Ella & John o Il capitale umano. Mentre il primo fece staccare 16.000 biglietti staccati il 18 gennaio del 2018 e il secondo 15.000 biglietti il 9 gennaio del 2014, ieri Siccità ha attirato in sala 20.017 spettatori con un incasso totale di 70.000€. L’incasso dei due film sopracitati fu superiore, circa 90.000, perché ieri era l’ultimo giorno della promozione Cinema in festa in virtù della quale molte sale hanno venduto biglietti a 3,5 euro.

Il dato sorprendente però è che il film non è uscito. La data d’uscita di Siccità è il 29 settembre e non c’è stata pubblicità per la proiezione di una sola sera di ieri, nessuna comunicazione che non fosse interna alle sale che l’hanno proiettato, circa 239 (quindi una media per sala di 297 spettatori).

Sono numeri di poco inferiori all’esordio in sala di un altro film di Paolo Virzì, La pazza gioia, che il 17 maggio del 2016 attirava 22.000 spettatori (con 130.000€ di incasso). Quel film che pure era passato ad un festival (ma era la Quinzaine di Cannes) chiuse la finestra in sala con più di 6 milioni di euro. Ella & John (passato a Venezia 4 mesi prima dell’uscita, con Donald Sutherland e Helen Mirren in locandina) chiuse la sua corsa con 3,3 milioni, mentre Il capitale umano (nessun festival) finì a 5,7 milioni.

Si tratta senza dubbio di uno dei dati più confortanti riguardo le potenzialità di un film italiano da diversi anni a questa parte.

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