Spider-Man: No Way Home, il cinecomic di Jon Watts con Tom Holland, Zendaya, Jacob Batalon, Marisa Tomei, Jon Favreau e un mucchio di altre star provenienti anche dagli altri film dell’Uomo Ragno diretti da Sam Raimi e Marc Webb, è arrivato nei cinema da quasi un mese.

Da diversi giorni i vari talent hanno cominciato a rilasciare interviste e dichiarazioni in maniera più libera perché la finestra “spoiler free” è stata abbandonata da quasi tutti. Ecco dunque che il sito ufficiale della Marvel propone una nuova intervista a Tom Holland e Zendaya in cui i due parlano dei loro personaggi, Peter Parker ed MJ, e di come abbiano perduto l’amore. E persone a loro vicine.

Parlando dell’evoluzione del rapporto fra i due Zendaya spiega:

Peter aiuta Mj a lasciarsi andare un po’, rompe quel guscio che si era costruita come forma di protezione dal mondo. Non ha molte persone di cui fidarsi, sulle quali riporre la sua fiducia e ora Peter è una di quelle persone. Lei non vuole perderlo. Sta lì, raccoglie i suoi pezzi, gli ricorda chi è e quello che conta per lui. Non vuole in alcun modo perdere quell’unica persona che le ha davvero consentito di sentirsi sempre di più sé stessa, farla sentire più sicura di chi sia in realtà, che la ama proprio per tutte quelle stranezze che la rendono quella che è. E visto che adesso è lui che sta attraversando momenti molto difficili, è lei ad acquistare un po’ di quella positività che sembra mancare a lui. Che sta prendendo una svolta più nichilista. Ma Peter Parker è Spider-Man. E alla fine Peter ed MJ devono dirsi addio.

Ma in Spider-Man: No Way Home, Peter Parker non perde solo l’amore di MJ. Perde anche sua zia May, uccisa da Goblin. Tom Holland, in merito, spiega:

La relazione fra Peter e May è stata integrante alla storia di tutti questi film, costituisce il cuore e l’anima di queste vicende. La scena [della morte di May] di colpisce all’improvviso perché nessuno se l’aspetta davvero. Colpisce davvero molto, molto duramente chi guarda il film.

Zendaya aggiunge:

May è un modello di riferimento davvero grandioso. Ha cresciuto questo adorabile giovane uomo e l’ha fatto da sola. Non riceve i giusti meriti. È giusto riconoscerlo – specie in riferimento al fatto che tutti dicono di continuo “Oh, lui dovrebbe sempre avere un mentore” c’è tutta questa faccenda di figure paterne. Ma è May che l’ha cresciuto. Quindi facciamole i complimenti!

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