Super Mario Bros – Il film (LEGGI LA RECENSIONE) è arrivato nelle sale e, per l’occasione, Variety ha pubblicato un lungo articolo in cui ha raccontato i retroscena della realizzazione della pellicola prodotta dal fondatore e CEO di Illumination Chris Meledandri e da Shigeru Miyamoto per Nintendo. Vi riportiamo le principali curiosità emerse.

Super Mario Bros: dal videogioco al film

Shigeru Miyamoto, creatore dell’iconico personaggio, spiega perché secondo lui molti adattamenti di videogiochi (compresa quella dello stesso Mario in live action, uscita nel 1993) hanno fallito. Ecco le sue parole:

Il motivo per cui siamo stati così riluttanti e attenti nell’adattare i nostri giochi in film è che nei videogiochi c’è sempre un giocatore, che supera le sfide e combatte per arrivare alla fine. La sua lotta – rifare i livelli più e più volte – fa parte del gioco. Seguire semplicemente i punti della trama dei videogiochi non funzionerà mai come film. Abbiamo riconosciuto che ogni fan del videogioco ha un Mario in sé, in quanto è l’avatar che rappresenta il giocatore.

Con queste premesse, Super Mario Bros – Il film si propone di ricreare gli aspetti più viscerali dell’esperienza del giocatore: la frustrazione della “resurrezione” dopo un errore della piattaforma; il processo di personalizzazione di Mario Kart prima di un gran premio; l’euforia nell’affinare perfettamente un Bullet Bill. E c’è anche uno spirito di divertimento sfrenato che i suoi realizzatori erano ansiosi di portare nella storia. “Volevamo trattare questo film come Star Wars o Indiana Jones, o anche come La Mummia con Brendan Fraser“, dice il co-regista Michael Jelenic. “È proprio questo il film: un film d’avventura“.

Chris Meledandri aggiunge poi un’altra differenza sostanziale tra i due media: “Nei videogiochi, il personaggio è al servizio del gameplay. Nei film, il personaggio è tutto. La nostra storia è al servizio del personaggio“.

La caratterizzazione di Mario

Proprio per quanto riguarda i personaggi, la realizzazione del primo film d’animazione di Mario ha costretto Miyamoto a rispondere a una domanda che aveva evitato per più di 40 anni: “Chi è Mario?”. Ecco la sua risposta:

Mario è essenzialmente un personaggio creato da Nintendo per sviluppare giochi più interessanti e innovativi in futuro. Eravamo indecisi se creare una backstory perché vogliamo che Mario sia senza restrizioni. Stabilire un background per lui potrebbe diventare uno svantaggio per i giochi futuri.

Rispetto al videogioco, dove è semplicemente idraulico baffuto, nel film Mario è molto più caratterizzato: è un operaio newyorkese che vive in casa con il pauroso Luigi e la loro numerosa famiglia italoamericana. Dopo aver avviato un’attività come idraulici, i fratelli si mettono in viaggio per salvare Brooklyn da un’alluvione e vengono risucchiati in un universo fantastico pieno di eserciti di Toad, Koopa e Kong. Per Miyamoto, assegnare una personalità e una storia alla sua creazione più famosa era meno importante che replicare sullo schermo la sensazione del giocare. “Piuttosto che pensare troppo a chi è Mario, era più importante visualizzare sul grande schermo ciò che vediamo nei videogiochi nel modo più autentico possibile“.

Nel concepimento del personaggio sul grande schermo, Meledandri in particolare ricorda “la quantità di conversazioni sugli stivali di Mario, sulla texture del suo cappello, sui leggeri aggiustamenti dei tratti del viso, sul modo in cui abbiamo trattato i suoi capelli. Poi si è passati a quelle sul movimento“. Per Miyamoto era infatti fondamentale che la Illumination catturasse le minuzie dei movimenti del personaggio: come corre, come salta, come rompe i blocchi di mattoni dal basso. “Sembra casuale, ma tutte queste piccole cose si traducono in un ricordo diretto dei fan“, dice Miyamoto.

Super Mario Bros – Il film è arrivato il 5 aprile nei cinema italiani. Trovate tutte le informazioni nella nostra scheda del film!

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FONTE: Variety

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