Abbiamo già citato, a proposito di Wonka (ECCO I DETTAGLI) il profilo che GQ ha dedicato a Timothée Chalamet durante il quale il giovane attore ha anche toccato un argomento decisamente spinoso: quello dello scandalo che, qualche mese fa, ha investito Armie Hammer, suo co-protagonista in Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino.

Sono difatti trascorsi più di due anni da quando Armie Hammer è stato travolto da una serie di scandali, che lo hanno portato anche a essere indagato per stupro dalla polizia di Los Angeles e restando ostracizzato da tutta Hollywood tanto da doversi rifugiare alle isole Cayman lontano da occhi indiscreti.

Parlando di Bones and all, la pellicola di Luca Guadagnino interpretata nuovamente da Timothée Chalamet in cui viene affrontato anche il tema del cannibalismo, l’attore ribadisce una posizione già espressa dal filmmaker ovvero che il lungometraggio non aveva e non ha nulla a che vedere con le accuse mosse a Armie Hammer, fra le quali quella di essere un cannibale appunto (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

Voglio dire, quante probabilità c’erano che sviluppassimo davvero questa cosa? Quando alcune fake news hanno sparso la voce che il film fosse ispirato a quei fatti di cronaca mi sono detto: ora devo proprio farlo. Perché in realtà è basato su un libro.

Parlando più in generale di come abbia vissuto la situazione che ha travolto il collega dice:

Non lo so. Queste cose finiscono per essere così tanto cliccate che fai fatica a distinguere la verità. Disorientato, credo sia il termine corretto.

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FONTE: GQ

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