Quella che è iniziata con il Memorial Day Weekend è una stagione cinematografica estiva veramente ricca, come non ne vedevamo da anni – dal 2019, per la precisione. Sono tanti i blockbuster che si sfidano weekend dopo weekend per conquistare l’attenzione degli spettatori, ma rispetto a quattro anni fa lo scenario industriale è cambiato radicalmente: la ripresa è ancora in corso, e se già allora non era scontato che il pubblico si fiondasse in sala vedere qualunque film, ora più che mai è fondamentale assicurarsi il ritorno d’investimento uscendo nei cinema più frequentati e redditizi. In questo senso, per i grandi blockbuster la presenza nei circuiti PLF (premium large format) come IMAX e Dolby Cinema è molto importante: sono quelli che anche durante la pandemia sono riusciti a mantenere un rapporto con gli spettatori, e che garantiscono una certa esperienza cinematografica contribuendo a rendere distinta la visione di un film sul grande schermo da quella su un piccolo schermo. Inoltre, sono anche quelli che prevedono maggiorazioni sul prezzo del biglietto.

In questo senso, quando qualche giorno fa la Universal ha aperto con largo anticipo le prevendite di Oppenheimer in oltre mille cinema PLF negli Stati Uniti, qualcuno si è infastidito: parliamo nientemeno che di Tom Cruise.

Secondo quanto riporta Matthew Belloni su Puck, il produttore e protagonista di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte 1 si è lamentato molto con la Paramount Pictures dopo aver saputo che il suo film verrà presentato nel circuito IMAX solamente dal 12 al 21 luglio, giorno di uscita di Oppenheimer, per il quale la Universal è riuscita ad assicurarsi ben tre settimane di esclusiva in tutte le sale del circuito in Nordamerica (e in altri territori).

Va detto che la decisione non sembra campata per aria: Christopher Nolan ha un rapporto talmente stretto con IMAX da sembrare scontato che abbia un trattamento di favore. La Universal aveva fissato la data di uscita di Oppenheimer nel 2021, ottenendo l’esclusiva da IMAX, mentre Mission: Impossible 7 è slittato quattro volte a causa della pandemia prima di atterrare sulla data del 12 luglio.

Per contro, Tom Cruise è stato definito il salvatore delle sale cinematografiche nientemeno che da Steven Spielberg, dopo il successo incredibile di Top Gun: Maverick nel 2022 (110 milioni del miliardo e mezzo raccolto in tutto il mondo li ha fatti solo nel circuito IMAX), e senza dubbio confidava in un trattamento altrettanto di favore. Così non è stato, e quindi sembra che la Paramount abbia fatto di tutto per strappare quante più sale PLF (non IMAX) a Oppenheimer (e Barbie, che esce lo stesso giorno) per le settimane successive al 21 luglio, nella speranza ovviamente che Mission: Impossible 7 abbia vita lunga sullo schermo. Cruise stesso avrebbe telefonato a dirigenti della major e delle catene cinematografiche per insistere sull’importanza di garantire al suo film una distribuzione ampia e duratura.

Il budget di Mission: Impossible 7 è di quasi 400 milioni di dollari, anche se il costo vivo pare sia stato di 290 milioni (grazie a incentivi fiscali e all’assicurazione sulle spese dovute al Covid), e quindi la preoccupazione di Cruise sembra legittima. Tuttavia, visto il successo di Maverick e l’hype che circonda questo film sin da quando iniziarono le riprese a Venezia a febbraio del 2020 (quando scoppiò la pandemia), un grande successo è scontato. Il punto è che possa amplificarlo al meglio con la più ampia piattaforma cinematografica possibile a disposizione.

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