Tutti tranne te, commedia romantica con Sydney Sweeney e Glen Powell, si è rivelata un successo al botteghino oltre ogni aspettativa (LEGGI LO SPECIALE). Nonostante il risultato (o forse proprio alla luce di questo) il film ha ricevuto alcune critiche, in merito soprattutto a scene di sesso definite da alcuni “cringe”. In un’intervista con Letterboxd, il regista Will Gluck ha affrontando la questione, parlando delle sue fonti d’ispirazione:

Tutti tranne te era più Shakespeare. È divertente perché anche la mia preferita tra tutte le recensioni di Letterboxd dice: “Oh, ci sono così tante scene cringe“. Io dico: “Quali sono?“. “La parte ridicola quando il padre e il fratello recitano in modo eccessivo“. E allora rispondo: “Questa viene direttamente da William Shakespeare“. Tutte le scene cringe di questo film sono tratte direttamente da William Shakespeare. I tropi che tutte le commedie romantiche hanno ora, li ha iniziati [a usare] lui nel Seicento o giù di lì. È lì che hanno avuto inizio. Quindi, sì, l’avete visto milioni di volte, ma questo film ne ha onorato la goffaggine.

Credo anche che, per qualche motivo, quando guardiamo i film ci aspettiamo che i personaggi siano le persone più intelligenti del mondo, [come se] fosse la prima volta che affrontano qualcosa, la prima volta che a un ragazzo piace una ragazza e che non faccia mai niente di sciocco e stupido. Eppure, nel mondo reale, ogni interazione che ho, che avete, è “Non posso credere che tu l’abbia fatto. È così stupido, così sciocco, mi sento un’idiota“. Quindi cerco di camminare sul confine tra ciò che accadrebbe realmente – ed era ancora più assurdo in Shakespeare, era ancora più folle nell’opera originale [Molto rumore per nulla]. Quindi mi sono interfacciato di più con l’opera teatrale, direi.

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FONTE: Letterboxd

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