Dopo Stephen Amell tocca a Zachary Levi. L’attore visto di recente (si fa per dire, visto il notevole flop) in Shazam 2 si è difatti espresso contro alcune regole imposte agli iscritti al SAG-AFTRA, il sindacato degli attori. Nello specifico, Zachary Levi ha spiegato di trovare sciocca la norma che impedisce, durante lo sciopero, di parlare di lavori che un attore o un’attrice ha fatto prima che il sindacato facesse partire il picchetto.

Nel corso di una convention si è così espresso:

Non mi è permesso parlare di… Questa è così stupida! Non mi è concesso parlare dei lavori che ho fatto in passato. Non mi è permesso parlare di quei film in cui potrei essere un supereroe (Shazam 1 e 2, ndr.). Non mi è permesso parlare delle serie TV in cui potrei essere un nerd che lavorava in un Best Buy (Chuck, ndr.). Non mi è permesso parlare di nessun film d’animazione in cui ho interpretato prestando la voce al miglior principe di sempre (Rapunzel, ndr.). Non posso parlare di queste cose.

Qua sotto, trovate il video Twitter che ha catturato lo sfogo di Zachary Levi:

Ricordiamo che, in base al regolamento della SAG-AFTRA, gli iscritti al sindacato non possono, appunto, parlare della loro attività professionale mentre lo sciopero è in corso.

Delle critiche, quelle dell’attore, per certi versi più “morbide” di quelle rese pubbliche di recente da Stephen Amell che ha definito come “miope” lo sciopero in corso (ECCO TUTTI I DETTAGLI). Una posizione che, dopo le inevitabili polemiche occorse, ha richiesto una sorta di “corsa ai ripari” da parte dell’attore tramite l’immancabile chiarimento via social (ECCO I DETTAGLI).

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Sciopero degli attori: gli ultimi aggiornamenti

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