Al suo terzo lavoro da regista dopo una carriera da scenografo, Cosimo Gomez, ospite di “Casa Alò”, ottiene un grandissimo consenso di pubblico in tutto il mondo con Il mio nome è Vendetta.

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Sulla locandina del revenge movie si staglia deciso Alessandro Gassman nel suo ruolo di protagonista, padre di famiglia ed ex sicario. E Gomez ha solo complimenti da riservare a Gassman: 

Alessandro è stata l’anima del film. Io non riesco a immaginarmi il film senza di lui, fin dalla parte progettuale, della scrittura, delle prime discussioni, come fare il film, che personaggio…lui ha proprio costruito una sua maschera. Aveva in mente un personaggio e l’ha portato dentro al film. C’è molto della sua creatività dentro al personaggio di Santo. Aveva una sua visione. E anche la parte fisica…lui due, tre mesi prima ha iniziato una preparazione fisica e ha preso, non so, dieci chili di muscoli. Lui aveva in mente un personaggio, sicuramente, forse più chiaro di quanto ce l’avessi io, e quindi a un certo punto è stato emozionante anche per me iniziare a vedere in lui questo personaggio.

Gomez racconta poi a Francesco Alò come è stato dirigere gli attori sul set che, in questo caso, ha voluto lasciare il più liberi possibile…

So che ci sono dei registi che danno molte indicazioni agli attori. Io ho avuto la sensazione in questo caso, con gli attori molto preparati, molto talentuosi, che forse bisogna stare attenti. Va suggerito qualcosa, però poi quello che esce da loro, se hanno preso il loro personaggio come hanno fatto Alessandro e Ginevra, allora va lasciato un po’ libero perché quando ti trovi al montaggio, se hai tempo di vedere tutto, ti regala delle perle.     

E di queste perle Gomez ne ha avuto prova più di una volta mentre il film era in post-produzione.

Io ho scoperto molte cose al montaggio di quello che hanno fatto loro. (…) quando ho visto i take degli attori, ho scoperto delle cose che hanno fatto che io, lì per lì, non me n’ero accorto. Proprio delle intenzioni, degli sguardi…Nella scena dove stanno loro sul prato, Alessandro ha delle esitazioni, la guarda…ma tu pensi che me n’ero accorto là?

In vetta alle classifiche mondiali di Netflix per settimane, Il mio nome è Vendetta è stato un successo dal Giappone alla Colombia, dagli Stati Uniti alla Corea del Sud. Per scoprire le ragioni di questo trionfo dalla bocca del regista, potete recuperare la videointervista su BadTaste+:

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