L'ultima cosa che bisognava aspettarsi da 47 Ronin è la prima che ad essere mostrata nei cartelli iniziali del film, ovvero che "raccontare la storia dei 47 Ronin è come raccontare la storia del Giappone", perchè la scelta del team capitanato da Carl Rinsch (che riunisce sceneggiatori dal mondo dell'horror, dal mondo dell'action coatto stile Fast & Furious e da quello delle moderne favole in stile fantasy) è di rifiutare completamente il realismo per puntare su un Giappone mitologico, animato da demoni e mostri, entità soprannaturali e un fantastico che sembra la versione più mostruosa e mutata dell'immaginario proposto da Hayao Miyazaki nei suoi film più famosi in America (La principessa Mononoke e La città incantata).
Della storia originale (un fatto vero dotato di caratteristiche talmente eccezionali e in linea con lo spirito nazionale nipponico da essere diventato immediatamente, solo 50 anni dop...
Il più tradizionale dei racconti nipponici viene piegato alla più hollywoodiana delle trame. Era difficile unire estremi così opposti...
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