Qualcosa di vero e qualcosa di falso. La vera storia di Gertrud Bell, considerata per decenni l’equivalente femminile di Lawrence d’Arabia, da una parte e le regole del melodramma dall’altra. La poetica dell’identità tra finzione e realtà di Werner Herzog incontra per la prima volta il cinema dei grandi generi, con un’adesione all’aspetto sentimentale della storia e a linguaggio visivo hollywoodiano che sorprendono. Mai Herzog si era dedicato così tanto allo scavo amoroso, mai si era interessato alla maniera in cui i suoi eroi dalle imprese impossibili vivono l’amore per l’altro sesso con tale romanticismo. Invece la sua Gertrud Bell al consueto lato ardimentoso e titanico tipico dei personaggi herzoghiani affianca anche una dimensione sentimentale e struggente nella quale il regista non pare a suo agio ma che grazie a Nicole Kidman (il vero volto dello struggimento del cinema moderno) vive di inaspettati picchi che uniscono passione da r...