Una volta tanto il MacGuffin, il pretesto che muove eventi, persone e accadimenti in una storia, non è davvero solo un pretesto. La classica “bag of money” che tutti desiderano e per la quale tutti correranno rischi assurdi e tragicomici non è un oggetto come un altro, perché in Have a Nice Day il fascino delle banconote rosa con sopra Mao è un elemento determinante.

Cartone ben poco animato, molto curato nel character design minimale e realistico ma soprattutto negli sfondi fantastici, così derelitti e senza nessuna indulgenza per nessuno, questo secondo film di Jian Liu è quasi esasperante per quanto poco muova i suoi personaggi, eppure è anche molto sveglio nel farlo percepire il meno possibile.

Con un sonoro che illude per ampissimi tratti che i movimenti siano più di quelli che in realtà non sono, e con una capacità eccezionale di comporre le inquadrature così che anche fisse parlino, comunichino, funzionino, se non proprio appaiano dinamiche. Have a Nice Day è una black comedy di...