Accademici, studiosi, architetti, registi di musical e studenti d’arte, i 7 uomini che parteciparono realmente all’operazione Monuments men (nomignolo ampiamente preso in giro nel film), nonostante non più giovani in linea di massima, e di certo poco addestrati, si dividono per il vecchio continente alla ricerca delle opere più importanti, in uno sforzo che per alcuni è il riscatto di una vita.
Non c’è dubbio sul fatto che George Clooney nella sua carriera da regista sia riuscito a farsi interprete del cinema migliore, anche se spesso con film non ottimi. Senza aver mai azzeccato il capolavoro ha elaborato ampi pezzi di storia americana con film tra il passato e il presente dotati del spirito più adatto, il più civile e il più umano, senza inoltre risparmiare al suo paese aspre critiche. Ora con Monuments men invece non si fa remore nel celebrare quel che l’America ha fatto per il mondo e per la storia, contrappo...
Delude Clooney, che pare aver scelto tutto bene (dal cast, all'obiettivo, fino al tono del film) ma sbaglia la realizzazione, mescolando male i toni senza mai toccare la raffinata leggerezza...
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