La nostra recensione di Cenere, dramma sentimentale turco disponibile su Netflix
Sarà una citazione di Tolstoj, nell’ultima scena, a suggellare quello che in Cenere era chiaro fin dalle prime battute. Temi e riferimenti alti come cornice di un contenuto basso, bassissimo. Nomi e (presunti) modelli irraggiungibili come decoro di un film che va in una direzione completamente opposta e non gioca ironicamente sul proprio materiale di secondo grado. Anzi, punta tutto sulla serietà.
Gökçe, donna ricca sposata con un editore, inizia a leggere un romanzo inedito, dove la protagonista racconta la sua travolgente passione per “M”, misterioso falegname. Desiderosa di scoprire se quanto raccontato è vero, visita i luoghi descritti e incontra Metin, che gli appare come il personaggio letterario e inizia a frequentare, trascurando la famiglia e e vivendo cosa ritrova nel libro, fino alle fatali conseguenze.
Se all’origine del dramma turco c’è il sempiterno archetipo d...
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