Un horror che si nutra tanto delle classiche oscurità, cioè del massimo del buio, quanto del sole e quindi del massimo del chiaro. L'idea di partenza è già fortissima e per essere resa plausibile si appoggia ad alcune vere leggende meridionali (come tipico di molto cinema di paura italiano contemporaneo, diciamo dall'arrivo nella scena internazionale di Guillermo Del Toro in poi) inusuali per come ribaltano i luoghi comuni dello spavento.
Le presenze di la Controra si palesano nel momento più caldo della giornata, quando il sole è allo zenith (controra è il nome di quel momento in cui per l'eccessivo caldo non si esce ma si sta chiusi in casa), dunque alcune tra le sequenze più spaventose si svolgono in un eccesso di luminosità cui fa da contrasto l'ombra dei palazzi e delle vie.

Rossella De Venuto è molto brava a giocare su questi contrasti, assieme al direttore della fotografia irlandese Ciaran Tan...