La recensione di Enea, il film di Pietro Castellitto, presentato in concorso al Festival di Venezia

Alla fine Enea forse è solo una storia di baci mancati. La maggior parte delle volte che dei personaggi si baciano il film mette un breve schermo nero che ci impedisce di vederlo oppure lo fa avvenire dietro le spalle di qualcuno. È una maniera non solo di non mostrare ma anche di rendere evidente che non sta mostrando. Il protagonista, che dà il nome al film e quindi è il suo centro, non riusciamo mai a vederlo baciare, eppure ha una fidanzata con cui vuole sposarsi e per lei ha anche smesso di tirare la cocaina che spaccia in quantità giganti come seconda attività (la prima è gestire il suo ristorante di sushi). Quando lo incontriamo Enea (Pietro Castellitto stesso in un film in cui il padre è interpretato da Sergio Castellitto e il personaggio della madre è nel mondo dei libri) è a un passo dal cambiare vita e ha la sensazione di essere in cima al mondo.

Noi da subito ne sappiamo di ...