La recensione di Houria – La voce della libertà, al cinema dal 21 giugno

Houria (Lyna Khoudri) è una ballerina di danza classica algerina. Sta preparando il balletto de “Il lago dei cigni” e nel frattempo si reca a combattimenti illegali dove punta i suoi risparmi, sognando di comprare una macchina alla madre. Un episodio traumatico cambia però tutto e Houria, infortunata e senza più voce, deve dare un nuovo senso alla sua vita e al suo talento: una prospettiva inaspettata che abbraccerà con grazia e forza dopo l’incontro con altre donne in situazioni difficili.

Scritto e diretto da Mounia Meddour, Houria – La voce della libertà è un film character-driven che punta a raccontare l’evoluzione psicologica/emotiva di un personaggio, contornandolo di “appunti” narrativi che denunciano la violenza e la paura in cui vivono le donne algerine: il terrorismo islamico (il personaggio di Houria e della madre), la fuga verso l’Europa (la migliore amica), l’attivismo e la lotta per i di...