La recensione di Il ragazzo e l’airone, presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023

Dentro a Il ragazzo e l’airone ci sono tutti gli elementi centrali di un film di Hayao Miyazaki. Non solo perché, letteralmente, in questa avventura magica c’è la medesima di idea di elementarità naturale a sorreggere il tema e il concept di un mondo alternativo (un mondo d’acqua, di terra, d’aria, di fuoco o una combinazione di questi). Ma anche perché, e questa è la cosa davvero commovente, Il ragazzo e l’airone più che un film compiuto per la sua storia particolare – affatto priva di difetti – è la summa estetica e narrativa dell’intero cinema di Miyazaki: un testamento poetico in cui, tra l’altro, l’idea di creatore/guardiano di un mondo da lasciare in eredità non fa che convincerci della reale centralità di tale sottotesto.

Ambientato durante una guerra che, anche se non viene detto, pare a tutti gli effetti la seconda guerra mondiale (come Si alza il vento e Porco Ros...