La recensione di Io sono l’abisso, il film di Donato Carrisi in sala dal 27 ottobe

Brutta notizia: la frase del titolo viene effettivamente pronunciata all’interno del film. Cioè c’è qualcuno che ad un certo punto dice “Io sono l’abisso”, cosa che è molto difficile da rendere plausibile a meno che non sia in bocca a qualcuno come Thanos. Invece accade nel nuovo film di Donato Carrisi, tratto da un romanzo di Donato Carrisi, adattato da Donato Carrisi, giallo di impostazione più o meno classica (di certo più del precedente L’uomo nel labirinto), in cui seguiamo sia una madre che agisce come un detective sui generis, mettendo insieme indizi, seguendo piste e scoprendo quel che la polizia non sa ma sempre con il disprezzo delle persone intorno a lei, sia il serial killer ossessivo e glabro, che rimorchia donne in là con gli anni scegliendo tra quelle sole al mondo (come lo sa lo scopriamo subito, rovista tra la loro spazzatura e capisce tutto), le uccide e poi le fa sparire, i...