La recensione di Kung Fu Panda 4, in uscita al cinema il 21 marzo

Quello di Kung Fu Panda è quasi un caso da manuale di world building al contrario, o a posteriori, se preferite. Cioè si parte da un film che non costruisce nessun tipo di universo narrativo ma ha così tanto successo da generare dei sequel negli anni dell’esaltazione degli universi narrativi. Così questi sequel, pezzo per pezzo, a ritroso hanno costruito una specie di mitologia e quindi, per l’appunto, un universo narrativo fatto di regole, funzionamenti, meccanismi, figure cardine e via dicendo. Avviene così che adesso, al quarto film in 16 anni, Kung Fu Panda possa beneficiare di questo universo.

Le origini di Po sono state raccontate nel terzo film, scoprendo un popolo di panda come lui; è stato raccontato il pantheon del Kung Fu; sono state stabilite le basi del sistema dinastico attraverso il quale si tramanda il ruolo di Guerriero Dragone e ora è il momento di trovare un erede, Po deve avere un discepolo che sarà ...