Tre ragazzi vogliono passare il confine tra Messico e Stati Uniti. Uno è in realtà una ragazza, la vediamo nella prima scena tagliarsi i capelli e vestirsi da maschio, un altro è indio del Chapas che non parla una parola di spagnolo e il terzo è un bullo del Guatemala. I mezzi e i metodi chiaramente sono i meno ortodossi, più pericolosi e rischiosi. Per cosa poi? Per arrivare ad una meta che come una gabbia dorata costringe a nascondersi e vivere in maniera derelitta, solo in un contesto migliore.

C'è una certa aura di tragedia annunciata fin dall'inizio di questo film che, lo si intuisce, non può andare a finire bene, non ne ha il tono, non ne ha le intenzioni.

La storia dei tre emigranti è messa in scena proprio per dimostrare le torture implicate nella folle idea di scappare negli USA passando dal Messico, le assurdità che si incontrano, le privazioni, i rischi e il dolore fisico e umano che si prova. E' un ...