Spesso gli attori che passano alla regia realizzano film tutti recitati, dove l'unica componente creativa sembra essere la recitazione e in cui tutto è asservito ad essa. Non è il caso di Tom Hanks, che dopo diversi episodi di serial televisivi debutta alla regia [errata corrige: aveva già diretto Music Graffiti nel 1996] di una commedia romantica per il grande schermo, dimostrando subito un atteggiamento poco convenzionale.
Innanzitutto L'amore all'improvviso (grazie, titolisti!) è scritto, oltre che dallo stesso Hanks, da Nia Vardalos (l'attrice protagonista del Mio grasso grosso matrimonio greco), e poi nella sua infinita leggerezza prende di petto – ma da un'angolatura peculiare – la crisi economica.
Quanto l'industria hollywoodiana segua l'attualità di quel che accade nel paese ci è evidente solitamente in caso di guerra, quando il teatro del conflitto diventa teatro di film, in questo caso con anco...
Scanzonato, leggero e pieno di ritmo il primo film da regista di Tom Hanks riesce ad affrontare con leggerezza il più pesante dei temi contemporanei
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