La recensione di Les Amandier il film di Valeria Bruni Tedeschi, in concorso a Cannes

Nel grande cast corale di Les Amandier ogni spettatore può scegliere il personaggio che lo irrita di più. Se il bello maledetto e tormentato o la rossa vivace e sessualmente disinibita, se la ragazza di buona famiglia dai sentimenti sinceri o anche il maestro durissimo e venerato. Siamo in una scuola di recitazione degli anni ‘80, e dinamiche da Saranno famosi vengono applicate ad un pezzo di vera vita di Valeria Bruni Tedeschi, per l’occasione romanzata per noi con un’indulgenza verso di sé, la propria generazione, gli attori e quel mondo rappresentato che rompe qualsiasi misuratore di indulgenza e autoassoluzione usiate.

Con una buonissima fotografia sgranata, per dare il senso del racconto di un passato, e a contrasti alti, per enfatizzare i blu e la luce sui volti (valorizzando soprattutto la protagonista dagli occhi celesti e la carnagione chiara), unita ad un montaggio dalla sensibilità molto po...