La recensione di Louis Armstrong: Black & Blues, presentato alla Festa del Cinema di Roma

Quando era piccolo (siamo negli anni Dieci) Louis Armstrong cantava e suonava per strada con dei quartetti, vendeva giornali e consegnava carbone nel quartiere a luci rosse di New Orleans. Mentre metteva il carbone nei camini non solo guardava, ma ascoltava le band che suonavano in giro, nei dintorni. Ecco, tutti questi dettagli torneranno in Louis Armstrong: Black & Blues con percorsi circolari perfetti nella sua vita da adulto – amplificati o distorti – secondo un’idea non di “predestinato” (cosa che spesso i doc biografici tendono a fare) ma come semi poi germogliati grazie al talento, la passione e la dedizione.

Con Louis Armstrong: Black & Blues il documentarista Sacha Jenkins costruisce un vero e proprio universo-Armstrong dove gli elementi della vita di “Satchmo”, trombettista e cantante leggendario, si fanno suggestioni per immagini (i pezzi sparsi di giornali che ...