La recensione di Nostalgia, il film di Mario Martone in concorso a Cannes e in uscita in sala dal 26 maggio

Inizia con un inganno questo film di Mario Martone (il primo non in costume girato negli ultimi 20 anni circa), affermando cioè che la nostalgia è una forma di conoscenza e quindi implicitamente promettendo e anticipando il ruolo che questo sentimento giocherà nella storia. Eppure lungo tutto questo film che sì intitola Nostalgia, in cui di nostalgia ce n’è molta e nel quale il rapporto del protagonista con il passato è cruciale, la nostalgia non sarà mai una forma di conoscenza. Ancora più in grande si può dire che non riusciremo mai ad intuire cosa la nostalgia stia facendo a Felice (questo il nome del protagonista), che mancava da 40 anni da Napoli per ragioni che capiamo nel corso del film. Certo, l’impatto che i ricordi hanno su di lui è talmente forte da trattenerlo più del previsto e innescare molte dinamiche dell’intreccio, ma lo stesso manca sempre il salto interpretativ...