La recensione di Not Okay, in uscita il 29 luglio su Disney+

Complice il fatto che molti film prima pensati per la 20th Century Fox o per la sua divisione Searchlight sono finiti su Disney+, complice che poi alcune produzioni Disney minori sono di ottimo livello e che infine (come in questo caso) anche i film Starz confluiscono lì, continuano ad arrivare su quella piattaforma opere sorprendenti. Not Okay è senz’altro una di queste, un film con caratteristiche e scrittura come non se ne vedevano da tempo. Sulla base di un equivoco comico classico, che scatena prima l’esaltazione e poi la caduta della protagonista, tutta la storia di questa ragazza in cerca di fama e riconoscimento è una grandissima storia sulla potenza dello statuto di vittima nei media moderni, sulla desiderabilità di quella posizione nella società e su quanto, collettivamente, sia nata una cultura delle vittime. Come il miglior cinema commerciale, divertendosi e divertendoci Not Okay fa una satira di costume affilati...