La recensione di Purple Hearts, il film disponibile su Netflix dal 29 luglio

Forse Purple Hearts è un unicum. Un film palesemente di idee repubblicane e conservatrici, molto militarista come spesso Hollywood produce (il personaggio del drogato è scritto e recitato così male che la stessa regia lo inquadra meno che può con effetti stranianti), che ha una donna ispanica e di idee progressiste come protagonista principale. Con pochi mezzi di sostentamento, una madre sola in difficoltà e un diabete che la costringe a dover comprare medicine per la quali non ha un’assicurazione, deciderà di sposarsi per finta con un militare che non tollera ricambiata (“Sei una socialista!” gli dice lui) anche lui alle strette per una brutta storia di strozzinaggio. Così facendo, essendo lui spedito in Iraq, prenderanno un sussidio da dividere in due e avranno l’assicurazione medica che serve a lei per sopravvivere. Nemmeno a dirlo a furia di fare finta di essere sposati per non essere beccati finiranno ad...