La recensione di R.M.N., il film di Cristian Mungiu in concorso a Cannes

Come mai Cristian Mungiu non goda del seguito, dell’amore e della considerazione di altri autori europei dei suoi anni è cosa strana e curiosa. Eppure non sbaglia un film da 15 anni! Eppure riesce ad unire una scrittura inesorabile ad incastro (figlia un po’ delle architetture inesorabili di Asghar Farhadi ma meno meticolosa nella costruzione) con una messa in scena che ci soffia dentro tantissimo senso. Eppure è capace di mettersi al di fuori delle parti senza nascondere il proprio punto di vista, è capace di lavorare sempre su una morale di ferro senza imporla.
R.M.N. ancora una volta fa questo. Parte da una questione morale (immigrazione, tenuta del tessuto cittadino, nuovi populismi) per mostrare uno scontro personale e collettivo in un paesino di montagna.

Siamo in Transylvania (senza vampiri) in un paesino formato da comunità ungheresi, rumene e tedesche che convivono da anni, lì arrivano 3 cingalesi in risp...