Dopo che Sharknado un anno fa ha fatto segnare il punto massimo di fama internazionale alla Asylum, società di produzione a costi inesistenti ma altissima furbizia in precedenza nota solo ad appassionati dei loro prodotti (un range che spazia da Megashark vs Crocosaurus a Transphormers), ora è arrivato l’ovvio sequel. Alla Asylum (sostenuta questa volta da SyFy) sfruttano commercialmente quel che hanno con un atteggiamento spietato che è molto più avanti di qualsiasi businessman dell’industria maggiore, un sequel è proprio il minimo che possano fare. Il massimo è farlo così, cioè smaccatamente identico al primo film, trascurando qualsiasi background di trama o connessione e solo aumentando la dimensione di tutto. Addirittura non c’è nemmeno una ragione per l’arrivo del tornado di squali, ad un certo punto, dopo 5 minuti dall’inizio del film semplicemente arriva un altro tornado di squali. Fine. Non occorrono altr...
Sharknado 2, la recensione
Non lo troverete al cinema, questo è certo.
Senza ritegno, senza motivazioni, senza spiegazioni. Il secondo Sharknado è tale quale al primo con più di tutto. È la Asylum e bisogna volergli bene proprio per questo
- venerdì
- 14:30 BAD Comics
- 16:30 BAD Games: Sand Land
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