La recensione di Non sono quello che sono – The Tragedy of Othello di W. Shakespeare, il film di e con Edoardo Leo presentato al festival di Locarno
In questo tipo di adattamenti che trasformano Shakespeare in qualcosa di moderno e di genere, bisogna sempre scegliere che fare della sua lingua, se rinunciarci o integrare quel tipo di lirismo (che poi è parte del fascino del testo) in un contesto che in teoria non gli apparterrebbe, creare così un ibrido tra moderno e antico. È la scelta che fece Romeo + Juliet (forse l’esempio più estremo ma anche il più riuscito in questo senso) formando un irreale presente stilizzato in cui tutto è carico, epico e bigger than life e quindi anche la lingua può esserlo. L’ibrido che sceglie di creare Edoardo Leo per il suo Non sono quello che sono – The Tragedy of Othello di W. Shakespeare, ammorbidendo la traduzione italiana della lingua di Shakespeare e contaminandola di romano per avvicinarla al sottobosco criminale di Ostia in cui è am...
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