La recensione di Takeaway, il film di Renzo Carbonera dal 20 gennaio al cinema

I titoli di coda di Takeaway si aprono con un cartello che informa sull’alta percentuale di atleti che ricorre a sostanze dopanti. Una spia di intenti didascalici che fortunatamente il film, nel raccontare una storia che fa di questo tema il suo fulcro, non persegue: il suo focus non è la denuncia ma i personaggi e l’ambiente che li circonda. Lo capiamo da una delle prime scene, in cui la protagonista, Maria (Carlotta Antonelli), si bacia con Johnny (Libero di Rienzo) suo compagno e allenatore molto più grande di lei. L’atmosfera è lugubre e trasmette un senso di degrado e morbosità, veicolato da una luce grigio metallica che sempre riempie gli interni e che contrasta con il pallidissimo volto della ragazza. Lei è una giovane marciatrice con l’ambizione di fare carriera nell’atletica, lui un ex preparatore atletico sospeso a causa di uno scandalo di doping che decide di fornirle sostanze il...