La nostra recensione di Il teorema di Margherita, dal 28 marzo al cinema

Quanto talento sprecato! Non ci riferiamo solo alla protagonista di Il teorema di Margherita, giovane genio della matematica che, dopo un passo falso, decide di lasciare (momentaneamente) tutto. Ci riferiamo soprattutto alla regista Anna Novion, che compie un lavoro encomiabile, fin dalla prima scena. Qui vediamo Marguerite parlare con un’altra donna, che le fa semplici domande per la newsletter dell’École normale supérieure. In una successione di campi e controcampi, la prima è mostrata frontalmente mentre abbassa sempre la testa, l’altra leggermente di sbieco, evidenziando l’insicurezza e lo sguardo fragile della ragazza. Anche in molti dialoghi che seguiranno, il punto di vista e la costruzione delle inquadrature attesteranno il rapporto tra Marguerite e l’altro e i suoi cambiamenti. Così come emerge il contrasto tra le aule dell’Università, ben illuminate, e la casa dove le...