Con tutto quello che è cambiato tra il 1929 e oggi quanto a composizione, ruolo e questioni della borghesia italiana non era davvero semplice (e forse nemmeno necessario) attualizzare Gli indifferenti. Il libro di Alberto Moravia parlava di una borghesia d’epoca fascista che mantiene solo alcuni punti in comune con quella attuale. Sono pochi e sono in realtà tratti che hanno a che vedere con comodità, sopravvivenza e paura di perdere quel che si possiede (l’identificazione di se stessi con il proprio stile di vita) comuni a tutti gli esseri umani. Le caratteristiche esclusive che il romanzo criticava, metteva in scena o anche solo riusciva a raccontare oggi non esistono più. La borghesia è altro, è una categoria in via d’estinzione o, se si preferisce, allargata fino ad includere la maggior parte della popolazione.

Forse per questo Leonardo Guerra Seràgnoli opera un cambiamento (non da poco) al finale. Tuttavia non sembra che così si sia salvato il senso, solo che si affermi la lettura...