La recensione di The Warrior – The Iron Claw, il film con Zac Efron in sala dal 2 febbraio

Il corpo è la lingua nella quale Zac Efron recita meglio. Lo ha fatto fin dall’inizio, con un progressivo farsi atletico del ballo di High School Musical (le tre versioni cinematografiche) e poi con una carriera in cui quello che il suo corpo è fatto per sembrare ha coinciso spesso con quello che i suoi personaggi effettivamente erano (emblematico il caso di Cattivi vicini 2, in cui il fisico è ciò che identifica anche il suo personaggio cosa che scatena una crisi di identità). The Iron Claw lo mette ancora più in primo piano, così pompato che non è possibile vedere altro, così grosso che condiziona la sua vita e agisce in contrasto alla sua personalità, per definirla. È il più grosso dei fratelli, quindi il punto di riferimento ma anche il più fragile mentalmente e il più impreparato sentimentalmente. Da quello parte il film e quando lo usa come sostegno trova i suoi momenti migliori. È i...