Inizia con 20 minuti che paiono un colpo di fucile C'era una volta un'estate (è il titolo italiano, scusateli, l'originale è The Way Way Back), da una conversazione in auto a un assolo micidiale di Allison Janney, che illustrano in pochissimo e con un gran ritmo tutto il film che deve venire: Duncan è un 14enne non integrato in un mondo che invece lo è e che quelli come lui (basta anche essere strabici) li nasconde o che li sprona a diventare come tutti gli altri. Tutto in 20 minuti sparati.
Dopo quest'inizio Rash & Faxon (attori di seconda fascia, posizione che occupano anche in questo film, al loro esordio come autori) sviluppano linearmente questi presupposti. Dopo essere arrivati nel luogo di vacanza in cui per la prima volta lui e sua madre passano del periodo con l'uomo con cui sta uscendo dopo il divorzio (Steve Carrel in un ruolo per lui inconsueto e per nulla comico) e sua figlia, Duncan, rassegnato ad un'estate di mutis...
Convincente e potente la commedia che segna l'esordio come autori di due noti attori di seconda fascia di cinema e tv americani, riesce a coinvolgere in quel racconto che tutti fanno e pochi azzeccano...
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