Dietro questo titolo svilente si nasconde un film molto piccolo in una confezione molto grande, ampia e pomposa, come spesso capita con Judd Apatow. I colori saturi e il formato “largo” di Jody Lee Lipes, la partecipazione di un numero impressionante di star dello sport (singolarmente molto più famosi di qualsiasi degli attori coinvolti nel film, vedasi LeBron James) e la lunghezza come spesso capita con Apatow ingiustificata, cozzano con l’intimità del percorso di Amy, condizionata nei suoi rapporti dall’essere cresciuta con un padre particolare (esilarante l’attacco del film che lo vede protagonista) e destinata, lentamente, ad aprirsi. Questo approccio titanico però contribuisce a dare a Un disastro di ragazza un tono e uno stile superiori a ciò che il titolo italiano vuole suggerire e superiori al più semplice spunto di realizzare un film con la star della commedia emergente più interessante e coccolata del momento: Amy Schumer.

Da noi Amy Schumer