La recensione di The Vanishing Soldier, il film in concorso al festival di Locarno 76

Un soldato israeliano sulla striscia di Gaza non ce la fa più. È un ragazzo, come mille altri, ma non ce la fa più. Appena il film inizia il suo corpo smette di combattere e inizia a desiderare altro. Durante una fuga appositamente rimane indietro, appositamente si perde e inizia a scappare dalla controparte per non essere catturato. Non capiamo benissimo inizialmente cosa lo spinga, se si sia perso davvero o appositamente, cerca i suoi genitori, abbandona il mitra, trova abiti civili e una bici. La sua fuga termina in un ristorante in cui c’è lei. Ecco The Vanishing Soldier poteva facilmente essere un film antimilitarista classico, come molti altri, se non fosse che loro due, Ido Tako e Mike Reiss, recitano così bene che di colpo ci è tutto chiaro. Si dicono qualcosa con le parole ma conta solo quel che si dicono con gli sguardi e la lingua del corpo, si desiderano un’ingenuità così vitale ed eccita...