Dream Scenario arriverà nelle sale italiane il 16 novembre: ecco 10 film su sogni e affini da vedere prima o dopo la pellicola con Nicolas Cage

Avete mai sognato Nicolas Cage? Noi sì, gli abbiamo anche dedicato uno speciale, per cui figuratevi, non passa notte senza che il suo volto faccia capolino nella nostra fase onirica. Dream Scenario di Kristoffer Borgli in questo senso è un po’ un biopic dedicato a noi fan del signor Coppola: è la storia, surreale, inspiegabile e spesso esilarante, di un mondo nel quale un terzo della popolazione circa comincia a sognare Nicolas Cage ogni notte. All’inizio lui sta lì, senza fare nulla, spettatore passivo del sogno; poi comincia ad agire, e lì le cose si complicano, per lui e per il resto del mondo.

Terzo film di un regista di talento che si fece notare già l’anno scorso con il nerissimo Sick of Myself, Dream Scenario è vagamente una commedia, con occasionali toni grotteschi, momenti tragici, lunghe fasi oniriche e persino qualche puntatina in territori horror. È la solita grande prestazione di Nicolas Cage, ed è anche un’interessante riflessione su celebrità e viralità nell’epoca moderna. È insomma un’opera stimolante, talmente stimolante che ci ha stimolato a stilare una lista di altri dieci film da vedere se l’avete apprezzata. Li trovate qui sotto, in ordine sparso, come si addice ai sogni.

Dream Scenario Truman

The Truman Show

Tutti ti conoscono, e tu non sai perché. È quello che succede a Cage in Dream Scenario ma è anche quello che succede (seppur per cause completamente diverse) a Jim Carrey nel film di Peter Weir. Che non parla di sogni, ma in un certo senso sì: i reality show hanno sempre una certa qualità onirica perché vanno ai ritmi della realtà e non a quelli della narrazione cinematografica.

Essere John Malkovich

Nel film di Spike Jonze, la situazione è sostanzialmente opposta a quella di Dream Scenario: invece di un uomo che entra nella testa della gente, è la gente che entra nella testa di un uomo, il povero John Malkovich, la cui semplice esistenza diventa un prodotto da vendere – 200 dollari per diventare il famoso attore per 15 minuti.

L’arte del sogno

Qui non ci sono dubbi su cosa sia sogno e cosa sia realtà, nel senso che è sostanzialmente impossibile capirlo perché la confusione tra i due piani è programmatica, parte del tessuto stesso della storia. Forse l’apice creativo di uno dei registi il cui nome viene più facilmente associato al concetto di “sogno”. Fuorviante la traduzione italiana del titolo, che in originale era invece La scienza dei sogni.

I'm Thinking of Ending Things2

I’m Thinking of Ending Things

Charlie Kaufman è un nome che per forza di cose tornerà più volte nel corso di quella lista, visto che ha dedicato la sua carriera a esplorare, diciamo così, i confini della realtà. Il suo terzo film da regista non smette mai un istante di tenerci sulle spine, di farci dubitare di quello che vediamo, di giocare con le nostre percezioni e di applicare le regole dei sogni alla realtà.

Sick of Myself

Il film precedente di Kristoffer Borgli, il suo secondo dopo l’esordio con DRIB, non ha granché a che fare con i sogni, più che altro con una visione distorta della realtà, modificata da forze interne alla protagonista che la portano a compiere gesti estremi e apparentemente assurdi pur di restare al centro dell’attenzione. Se Dream Scenario vi ha fatto ridere, Sick of Myself… be’, non lo farà, non fa per nulla ridere. Però è bello.

Paprika

Il legame tra Paprika di Satoshi Kon e Dream Scenario è più profondo del semplice “sono entrambi film che parlano di sogni”, ma se vi svelassimo qual è rischieremmo di rovinarvi uno dei momenti più esilaranti e insieme agghiaccianti del film di Borgli. Fidatevi e recuperatelo al buio (… ah ah ah).

Acciulinazione

Allucinazione perversa

“Onirico”, “sognante” e gli altri aggettivi che si riferiscono al fare la nanna hanno quasi sempre un’accezione positiva, ma è possibile essere tormentati da sogni ricorrenti e talmente vividi da confondersi con la realtà anche quando questi sogni sono orribili – magari i ricordi della guerra del Vietnam, come accade a Tim Robbins in quello che è il film più bizzarro e apparentemente fuori posto nella carriera di Adrian Lyne (Flashdance, 9 settimane e ½).

Il ladro di orchidee

Vi avevamo promesso il ritorno di Charlie Kaufman, e qui insieme a lui (e a Spike Jonze, che dirige) c’è anche il ritorno di Nicolas Cage, clamoroso protagonista, in quello che è forse il suo film più sottovalutato. Ne avevamo parlato qui.

Se mi lasci ti cancello

Sogni? Non proprio, più che altro ricordi, ma il film di Michel Gondry (un altro che ritorna) condivide con Dream Scenario una certa atmosfera dimessa ed europea, che racconta una surreale storia d’amore senza mai scadere nel melenso o nel patetico.

Nightmare

Il classicone di Wes Craven viene direttamente citato in Dream Scenario, e quindi non potevamo non chiudere questa lista senza citarlo. Le somiglianze con il film di Borgli sono tantissime, in effetti: che cos’è Paul Matthews, il personaggio di Cage in Dream Scenario, se non un Freddy Krueger apparentemente più innocuo?

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