Prima

C’è uno spettatore che più di altri reagisce con entusiasmo all’affermazione finale quanto cripitica contenuta nello showdown di Akira (1988) di Katsuhiro Ôtomo. C’è qualcuno che sente più di altri in sala quel sibillino urlo finale: “Io sono Tetsuo!”. Il suo nome è Shin’ya Tsukamoto, ha 28 anni, realizza corti da quando ne ha 14  e l’anno successivo alla distribuzione di Akira uscirà anche lui nei cinema giapponesi (esattamente agli inizi di luglio) con il suo primo lungometraggio girato in 16mm. Il titolo è Tetsuo, delirio in bianco e nero di carne & metallo, eros & thanatos, vendetta & fantascienza, girato in una Tokyo dove tutti corrono come pazzi a passo uno come già nel precedente mediometraggio che sa di antipasto Le Avventure Del Ragazzo Del Palo Elettrico (1987). Tetsuo sarà il film che proietterà un 29enne Tsukamoto nell’empireo dei grandi registi visionari. Si parla di cyberpunk (sottogenere della fantascienz...