Rubrica a cura di Colinmckenzie

Due anni fa, avevo scritto una lettera aperta ai fratelli Vanzina. Non credo sia stata letta dai diretti interessati. Di sicuro, non ha sortito nessun effetto. In quell'occasione, mi lamentavo di una energia che avevano un tempo e che sembrava ormai perduta. Così come sembrava finito il rapporto straordinario con il pubblico, durato decenni.

Bene, Sotto il vestito niente – l'ultima sfilata rappresenta senza dubbio il nadir di questa deriva vanziniana, il punto più basso della loro carriera e quello che non potranno più ripetere, pena l'impossibilità di fare altri film. D'altronde, più che un'uscita cinematografica, il primo weekend sembrava una piaga biblica: sale deserte, proiezioni pomeridiane che non venivano fatte per totale mancanza di spettatori e media finale sotto gli 800 euro, un mezzo record (negativo) per un'uscita così massiccia e pompata. Una pellicola che, peraltro, ...