Rubrica a cura di ColinMckenzie

Non credo mi sia mai capitato di recensire in maniera così diametralmente opposta una coppia di pellicole dello stesso regista come capitato con Richard Kelly e i suoi Donnie Darko e Southland Tales. Per il primo, avevo urlato al capolavoro, di fronte a un incrocio di generi che aveva del miracoloso, anche considerando la giovane età del realizzatore. Per il secondo, mi lamentavo dell'incredibile stupidità della storia e delle scelte di cast.

In questi casi, è normale pensare che l'entusiasmo per l'esordio di un regista sia stato eccessivo. In realtà, come spesso succede, la spiegazione vera è la difficoltà per un giovane autore di gestire tanti consensi e non pensare subito di essere il re del mondo. Magari la sceneggiatura di Southland Tales, da principio, non era più confusa e problematica di quella di Donnie Darko, ma forse nel secondo caso non c'è stato un produttore d...