Prima di Derek Zoolander, c’era William Klein“: esordisce così la recensione su Little White Lies di Chi sei, Polly Maggoo?, primo lungometraggio di finzione di Klein, uscito nel 1966. Se questo arguto parallelismo vi ha incuriositi, in questo speciale vi raccontiamo da cosa nasce e perché il film, disponibile gratuitamente su arte.tv all’interno della rassegna ArteKino Classics, merita una visione.

William Klein tra fotografia e cinema

Nato a New York nel 1928, William Klein è stato un pittore, fotografo e regista, noto per il suo stile anticonformista e sperimentale. Cresciuto in una povera famiglia ebrea, frequenta la Sorbona di Parigi e studia da Fernand Léger, da cui inizia ad esporre le sue prime opere. Nel 1954 comincia a lavorare come fotografo di moda per Vogue, emergendo per il suo “approccio ambivalente ed ironico” e per il suo “rifiuto senza compromessi delle regole prevalentemente accettate della fotografia“. È stato inserito al venticinquesimo posto fra i cento fotografi più influenti nella classifica della rivista Professional Photographer Magazine.

Nel mondo del cinema, ha diretto diversi documentari, tra cui uno sulla figura di Cassius Clay. Per quanto riguarda i lungometraggi di finzione, ha iniziato come direttore artistico per Zazie nel metrò di Louis Malle e poi ha diretto, oltre a questo Polly Maggoo, Evviva la libertà e Le Couple témoin.

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Trama e cast di Chi sei, Polly Maggoo?

La modella Polly Maggoo è sottoposta a costanti molestie: mentre il principe Igor è innamorato di lei, un regista e un giornalista vogliono usarla per demistificare il mondo della moda con il pretesto di realizzare un programma televisivo. Allo stesso tempo, Miss Maxwell vuole servirsene per lanciare la sua ultima rivista di moda…

Ad interpretare la protagonista, troviamo Dorothy McGowan, modella statunitense più volte ritratta dallo stesso Klein, qui al suo esordio sul grande schermo. Accanto a lei due notissimi attori francesi: Jean Rochefort (Che la festa cominci, L’uomo del treno) e Philippe Noiret (La grande abbuffata, Amici Miei, Il postino). Completano il cast Grayson Hall, Sami Frey e Michel Robin.

“L’apparenza è la realtà”

Chi sei, Polly Maggoo? è dunque una satira spietata del mondo della moda, che il regista stesso frequentava e che non esita a mettere alla berlina: a prima vista celebra i vestiti e le donne che li indossano, per evidenziarne in verità le contraddizioni di fondo. La domanda del titolo è ripetuta più volte, ma non avrà mai una risposta. In un microcosmo in cui, come dice un personaggio “l’apparenza è la realtà“, allora è inutile cercare di sondare l’intimità, cosa si cela dietro le maschere, perché tutto si ferma alla superficie e all’immagine mediata. “L’ho amata quando l’ho fotografata” dirà ad un certo punto il regista. In questo discorso, entra anche in gioco la televisione: il moltiplicarsi degli schermi che ritraggono la protagonista non fa che aumentare la sua frammentazione. E l’approccio ambivalente del regista si riversa anche nella riflessione sul dispositivo stesso di ripresa.

Mettendolo in scena come un mockumentary, in Polly Maggoo Klein evidenzia l’occhio della macchina da presa, che si somma ai tanti all’interno della diegesi. Anche per lui, catturare la protagonista, cercare la verità sotto il trucco, è impossibile. Prendendone coscienza, anche il suo stesso film si sfilaccia, non seguendo più un chiaro svolgimento ma proseguendo così per suggestioni visive e per piccoli quadretti. Uno stile chiaramente influenzato dalla Nouvelle Vague (in particolare dal Godard di Questa è la mia vita) che arriva nei territori dell’avanguardia e del surrealismo.

Guarda Chi sei, Polly Maggoo?

Come vedere i film di ArteKino Classics

Tutti i titoli della rassegna sono visibili sulla piattaforma streaming europea arte.tv, in Italia disponibile gratuitamente al sito arte.tv/it, che propone la versione sottotitolata di un’ampia selezione del catalogo di Arte, costituito da tutti i generi audiovisivi di carattere informativo e culturale: documentari e reportage, serie, programmi di infotainment, musica e spettacoli dal vivo.

I titoli sono visibili anche sulle applicazioni arte.tv per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili e sul servizio tivùon di Tivùsat.

Articolo in collaborazione con ArteKino Classics

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